La sessione di “La Tavola delle Imprese” è stata dedicata alla digital transformation applicata all’automotive ed alla mobilità ecocompatibile.
Si è tenuto giovedì 29 aprile un nuovo appuntamento del format innovativo JMI, curato da Netcoa, “La Tavola delle Imprese”.
Questa sessione ha voluto evidenziare i nuovi scenari per la digital transformation applicata alla filiera dell’automotive e della mobilità ecocompatibile.
I testimonial di questo ottavo evento hanno espresso la loro visione rappresentandola, sull’asse Nord – Sud, in base alle proprie esperienze ed attività.
Sono intervenuti: Patrizio Merelli, CEO della startup innovativa marchigiana Cyclebus; Massimo Biancone, CEO della Firmato Biancone dell’Aquila; Paolo Zennaro, CEO della azienda veneta Kumò che ha realizzato l’app Welcomeasy; Silvio De Valeri, titolare dell’azienda R. Zenti di Pianezza -Torino; Rosario Elia, contract sales manager della impresa innovativa 3DnA di Napoli.
Il tema.
I lavori si sono aperti con un benvenuto a tutti i partecipanti, soci della Netcoa, Associazione che rappresenta le imprese e startup innovative, da parte del Vice Presidente, Raffaello Dinacci, che ha introdotto il tema di questa 8° Tavola:
“Innovazione e tecnologia: nuovi scenari per la digital transformation applicati alla filiera dell’automotive e della mobilità ecocompatibile”.
Ospiti.
Il contest ha avuto inizio con la presentazione della startup innovativa di Massimo Biancone, la Firmato Biancone, creativa realtà dedita allo sviluppo di progetti nell’ambito del product design, del transportation design e dell’interior design.
Con questa frase “Ciò che tocca Massimo Biancone, la trasforma”, Forbes Francia ha definito l’attività del talentuoso designer che ha scelto di rimanere in Abruzzo, eleggendo L’Aquila ed il suo centro storico quale regno per dare sfogo al suo ingegno, anche dopo il sisma del 2009.
Nel corso del dibattito, il noto designer ha rappresentato le proprie expertise con prestigiose aziende clienti, tra le quali Fiat, per la quale ha disegnato il prototipo della nuova 500, e Maserati, prestando, così, la sua opera per una qualificata caratterizzazione del Made in Italy.
Tale ruolo, tra l’altro, è stato riconosciuto a livello nazionale ed internazionale con il primo drone ad uso civile che ha esportato oltreconfine il design Made in Italy. Il suo drone, infatti, è stato esposto al Museo Internazionale di Pechino, nella sezione Italia, come simbolo del design italiano e scelto dalla Fondazione Triennale di Milano e dal Ministero dei Beni Culturali per la classificazione delle 120 opere simbolo del design italiano all’estero.
La Firmato Biancone ha, poi, mostrato il progetto “Corradino” che va incontro a quei principi di mobilità ecocompatibile previsti dalla nuova programmazione.
Nella Biancone domina la creatività, quale espressione innovativa della cultura che ripercorre i territori e la storia. Elementi, questi, che si congiungono alla mission di Netcoa e si ritrovano all’interno del Laboratorio Cultura Innovazione Impresa, iniziativa progettata nel 2019 e riscontratasi unica sul territorio.
Proprio per questo motivo, ha dato vita al progetto “Corradino”, monopattino ad inquinamento zero che ricalca la struttura della Vespa, in omaggio a Corradino D’Ascanio, l’abruzzese che la ideò e compartecipò al grande progetto della mobilità popolare in Italia del dopo guerra.
In tale contesto, per il forte radicamento territoriale e la storia che esso stessa rappresenta, dalla matita di Biancone nasce “Celestino”, bicicletta ibrida, di soli 9 kg., il cui nome è in onore del papa Celestino V. “Celestino” è un modello di impatto green d’altissimo valore tecnologico che affronta in maniera innovativa la mobilità su due ruote.
La relazione tra l’impatto e la tecnologia, che è alla base di questa open innovation, dà vita alla crescita dell’impresa e del territorio, come testimoniato da Rosario Elia, sales manager della PMI napoletana 3DnA.
L’azienda, dalla sua fondazione si è posizionata nell’ Additive Manufacturing (AM), uno dei principali pilastri dell’INDUSTRIA 4.0., integrando la propria opera con la stampa 3D specializzandosi in progettazione, prototipazione rapida, produzione di serie.
3DnA ha intrinseche quelle competenze ingegneristiche generali e specifiche messe a sistema con i giovani soci, tutti competenti nelle aree cui fanno riferimento.
L’esperienza con managers in aziende tecnologicamente avanzate posizionano la 3DnA quale player di eccellenza nei diversi settori: dalla difesa all’aerospaziale, dall’automobilistico alla sicurezza, dal medico ai beni di consumo.
Ciò si manifesta, inoltre, in maniera palese, con le importanti partnership che la 3DnA ha instaurato ed, in particolare, con la Jabil Inc., multinazionale americana, partecipando alla realizzazione del centro “Blue Sky Italy” a Caserta di cui la 3DnA ne costituisce, con propri spazi e attrezzature, la divisione dedicata alla progettazione e prototipazione rapida in AM.
Importanti riconoscimenti hanno, altresì, premiato l’impegno del management nonché gli investimenti aziendali sempre attenti alle nuove esigenze dei mercati.
Di fatti, il costruttore internazionale Renishaw Plc. riconosce l’azienda Centro di Eccellenza unica in Europa, per la tecnologia SLM su polveri di metallo.
Si è, così, creata un’interessante interazione tra l’uso e la funzione dei modelli standard e la stampa 3D di grandi dimensioni che ha coinvolto gli altri partecipanti in un confronto aperto, finalizzato ad un possibile sviluppo comune, anche nell’ottica, così come definito dall’intervento di Netcoa, della fruizione delle fonti, a supporto dei programmi del next generation.
Ed è proprio qui che il prototipo di modello metropolitano su ruote ecologico progettato dalla Cyclebus si inserisce nel costruttivo dibattito.
Patrizio Merelli, inventore marchigiano, rappresenta come lo smart green possa essere approcciato attraverso un nuovo mezzo di trasporto.
L’azienda, titolare di brevetto, sta lanciando con un suo piano strategico finalizzato alla valorizzazione del brevetto un round per procedere dalla fase di prototipazione a quella di pre- industrializzazione, il suo innovativo modello di smart green vehicle.
Il Cyclebus, infatti, è un modo di concepire la mobilità ecosostenibile che si differenzia per la sua costituzione finalizzata, tra l’altro, allo scambio ed alla integrazione con i suoi fruitori: cittadini, operatori, turisti.
Su questo progetto si è concentrata l’attenzione dei partecipanti che spontaneamente hanno creato un team che ha manifestato la propria disponibilità ad interagire per potenziare le peculiarità e le ricadute che lo stesso intende raccogliere dal mercato.
Ciò anche in considerazione dei molteplici riconoscimenti e certificazioni che l’azienda ha ricevuto.
Qui si inserisce quel processo di scambio e matching che la Netcoa promuove ed intende promuovere in una ottica sempre più integrativa e smart, differenziandosi dai modelli statici di partecipazione.
Di fatti, è la R.Zenti che interviene per rappresentare l’ipotesi di una potenziale coabitazione in questa iniziativa di un progetto di disabilità che la stessa sta curando con players internazionali ad alto contenuto innovativo.
L’innovazione, però, non può non essere supportata dalla digitalizzazione.
In questo contesto, si inserisce l’intervento della startup innovativa veneta Kumò che per quanto specializzata nel campo dell’accoglienza per la gestione, il monitoraggio e l’archiviazione dei check-in, attraverso l’app Welcomeasy di cui è proprietaria e risponde alla esigenza di un journey digitale il più possibile contactless, evidenzia la trasversalità del processo digitale.
Elemento questo che viene richiamato dagli altri partecipanti che contribuiscono nel dibattito a rafforzarne il principio. Concetto che trova il suo fondamento nell’ecosistema di Netcoa, quale modello integrato e trasversale.
Il Ceo Paolo Zennaro ha rappresentato i vantaggi dell’app, che garantisce: la certezza nell’identificare le persone; la gestione dei dati dei clienti in maniera sicura e perfettamente in linea con le normative dettate dal GDPR; la trasmissione degli stessi agevolmente agli enti competenti.
Welcomeasy, nel corso della Tavola delle Imprese e con il contributo dei suoi ospiti, si proietta in nuove nicchie di mercato, proprio della mobilità sostenibile, partendo dalle peculiarità della principale città d’arte di Venezia, così come affermato dallo stesso Zennaro.
Recuperare i dati di un passaporto con una foto scattata dallo smartphone e decodificata in tempo reale dal sistema OCR integrato nella app, non è più una esigenza legata solo al turismo, così come è la genesi di Welcomeasy, ma, a seguito della integrazione aperta scaturita, può diventare un modo diverso di gestire i dati nel trasporto, o meglio nei nuovi modelli di trasporto condiviso, in maniera sicura e perfettamente conformi alle normative.
Per effetto del passaggio dalla meccanica all’elettronica – meccatronica, i comparti delle operose PMI italiane si sono posizionate a livello nazionale ed internazionale attraverso i loro eccellenti prodotti. Le stesse hanno potuto, così, valorizzare il loro operato all’interno delle aree distrettuali, trasformando le proprie aziende in maniera innovativa ed in linea con le nuove esigenze della clientela.
Questo è il motivo per cui la R. Zenti, testimone di un’area di grande interesse quale il distretto automotive di Torino, ha potuto proseguire nei suoi 100 anni di attività.
Il tratto distintivo dell’azienda è la continua evoluzione della proposta tecnologica e progettuale e della ricerca della qualità, tanto nei materiali quanto nelle lavorazioni, per garantire il vero made in Italy, nel settore automobilistico, dei trasporti, delle costruzioni e più generalmente nelle produzioni industriali.
Ne è dimostrazione la partecipazione a progetti che spaziano in diversi settori di applicazione: dallo studio e costruzione di componenti per yatch a propulsione ibrida, allo studio, realizzazione e industrializzazione delle componenti meccaniche per una carrozzella elettrica per persone con difficoltà motorie a comando vocale.
Tra le principali partnership che la R.Zenti ha in essere è quella per la produzione della XEV, prototipo marciante del primo quadriciclo elettrico al mondo con il corpo vettura esterno realizzato grazie alla stampa additiva, prodotto con la Jac Italy, emanazione della Jac Motors cinese che acquisisce le competenze del territorio come quello del distretto automotive di Torino -Pianezza, intercettando PMi, come la R.Zenti, che riescono ad offrire contributi di altissimo valore, fondamentali per lo sviluppo di nuovi progetti.
Sono le imprese collocate in questi sistemi che Netcoa privilegia rendendole orbitanti nel proprio ecosistema, affinchè l’idea possa generare un prodotto finito o comunque partecipare ad un progetto con una impresa verticale. Tale intervento è determinato dalla metodologia del team partner Netcoa che si estrinseca nel suo programma pluriennale di orientamento imprenditoriale “Progetto Ascolto”, unico ed esclusivo, destinato alle imprese ed alle nuove imprenditorialità, fruibile per l’avvicendamento ed il successivo accompagnamento alle misure agevolative di Invitalia, di cui Netcoa è partner- S.I.S.-Sistema Invitalia Startup.
Silvio De Valeri, amministratore della società, ha, altresì, lanciato la proposta, atteso il clima di favorevole condivisione creatosi tra i partecipanti, di definire prossime azioni comuni, foriere di nuove progettualità, rappresentando la volontà come azienda a dare continuità a tale percorso.
Ringraziamenti.
Ringraziando i partecipanti per il loro fattivo contributo, proprio nell’ottica di condivisione ed integrazione del sapere, il Vice Presidente Netcoa ha, così, concluso i lavori, rappresentando che tali finalità sono perseguite dall’Associazione quale generatore culturale che, con il suo ecosistema, promuove nuove iniziative tra gli associati intervenendo nella co progettazione attraverso le proprie metodologie nel processo di sviluppo e crescita aziendale.