Il Decreto Crescita apporta nuovi vantaggi all’incentivo “Imprese a tasso zero” a favore dell’imprenditoria.
Nuove imprese a tasso zero è un incentivo relativo all’imprenditoria giovanile gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
L’art. 29 del Decreto Crescita ha introdotto alcune vantaggiose modifiche alla misura.
COSA CAMBIA
Aumentano la durata del mutuo e la quota di spese finanziabili a fronte di nuovi investimenti
La misura finanzia la creazione di micro, piccole, medie imprese aventi sede legale e operativa sul territorio nazionale.
Devono essere composte in maggioranza da giovani tra i 18 ed i 35 anni compiuti o da donne senza limiti di età.
Possono, però, presentare domanda di incentivo anche le imprese non costituite o quelle costituite da massimo 60 mesi (anzichè 12) in società di capitali, società di persone o cooperative.
Sono escluse, quindi, le ditte individuali e le società semplici.
Con le nuove modifiche, l’incentivo consiste in un contributo in conto mutuo pari al 90% (anziché l’attuale 75%) per le imprese costituite da 36 a 60 mesi.
Importo massimale ottenibile pari a 3 milioni di euro.
Per le imprese under 36 mesi, o costituende, resta invariata la normativa attuale di un contributo massimo pari al 75% in conto mutuo a tasso zero di 1,5 milioni di euro.
Ulteriore modifica è nella durata del mutuo che passa dagli attuali 8 a 10 anni.
L’incentivo, infine, diventa cumulabile con gli altri aiuti di Stato secondo il “de minimis” come stabilito dalla disciplina europea.
SETTORI E INVESTIMENTI
Sono finanziabili le attività di produzione di beni rientranti nei settori dell’artigianato, industria, trasformazione prodotti agricoli, fornitura di servizi a imprese e persone, commercio, turismo e la relativa filiera turistico-culturale.
Gli investimenti ammessi, parametrati in relazione alla tipologia di attività da realizzare, riguardano l’acquisto di terreni e di fabbricati, le opere edili di ristrutturazione e di impiantistica, acquisto macchinari attrezzature, impianti, brevetti,
marchi, licenze, servizi in Ict, formazione, consulenze, hardware e software.
ATTUAZIONE
Le disposizioni saranno attuate con decreti del ministro dello sviluppo economico di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze entro 90 giorni dall’emanazione del Decreto Crescita.
Sino a quel momento, l’incentivo conserverà tutti i requisiti d’accesso ante modifiche.
Finora sono state finanziate 462 iniziative, a fronte di 2858 richieste di contributi, e destinati 100,77 milioni di euro alle attività imprenditoriali.
Con le nuove modifiche dovrebbero incrementare in maniera importante i beneficiari.
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