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OCM Vino nei Paesi Terzi

Contributi nel settore vinicolo per promuovere l’export nei Paesi Terzi

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha approvato in Conferenza Stato Regioni il decreto “Ocm Vino promozione sui mercati dei Paesi Terzi”.

Il decreto prevede il finanziamento di progetti nazionali e di progetti regionali, in risposta ai bandi delle singole Regioni, per promuovere  e consolidare le aziende produttrici di vino quale eccellenza del Made in Italy all’estero.

Cosa prevede il decreto

Gli interventi ammessi al sostegno, da attuare in uno o più Paesi terzi, sono:

  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità;
  • partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  • campagne di informazione;
  • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

Le attività di promozione possono riguardare vini:

  • a denominazione di origine protetta,
  • ad indicazione geografica protetta,
  • vini spumanti di qualità,
  • vini spumanti di qualità aromatici,
  • con l’indicazione della varietà.

contributi possono essere richiesti da:

  • organizzazioni professionali e interprofessionali,
  • organizzazioni di produttori di vino e loro associazioni,
  • consorzi di tutela e loro associazioni,
  • produttori di vino,
  • soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli,
  • associazioni temporanee di imprese e di scopo tra i soggetti di cui ai punti precedenti,
  • consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative,
  • reti di impresa.
Le risorse complessive

100 milioni annui per 3 anni, con il 30% destinato ai progetti nazionali e il 70% ai progetti regionali.

I progetti possono essere:

  1. a) Nazionali, presentati al Ministero, riguardano la filiera vitivinicola di almeno 5 regioni e sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota nazionale;
  2. b) Regionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale e/o operativa e sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota regionale;
  3. c) Multiregionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale, coinvolgono beneficiari che hanno la sede operativa in almeno 2 Regioni. Sono ammissibili a finanziamento a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a quattro milioni di euro. La quota di finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell’importo del progetto presentato.
Entità del sostegno

L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali.

Questo sostegno europeo può essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino a un massimo del 30% del contributo richiesto, per azioni senza marchi commerciali. Pertanto, l’ammontare complessivo del sostegno erogato con fondi europei e con l’integrazione nazionale o regionale non supera l’80% delle spese sostenute per realizzare il progetto.

La durata dei progetti – uno specifico progetto per ogni paese in cui si esporta – è fissata in tre anni e il sostegno può essere prorogato per un massimo di due anni, qualora giustificato dagli effetti dell’attività di promozione.

Le Regioni, nei propri avvisi, possono fissare un contributo minimo ammissibile diverso da quello previsto per i progetti a valere sulla quota nazionale.

SCARICA QUI IL TESTO DEL DECRETO MINISTERIALE  N. 3893 DEL 4 APRILE 2019
SCARICA QUI IL BANDO REGIONALE DELLA CAMPANIA, BURC DEL 1 LUGLIO 2019

 

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